
Sicuramente tutti sapete del bel ringraziamento che ha fatto la casa reale dei Savoia appena rientrati in Italia. Ebbene sì...vogliono 260milioni di euro dallo Stato Italiano (come se non ne avessero), per i danni subiti durante questi anni d'esilio...ma non finisce qui!I nostri cari signorotti vogliono anche la restituzione di tutti i beni confiscati al momento della nascita della Repubblica.
Seguendo la puntata di "Porta a Porta", il caro Emanuele Filiberto non ha fatto altro che irritarmi ancora di più, sostenendo che i politici che siedono al parlamento hanno fatto e fanno molti più errori e che non per questo vengono esiliati...è chiaro che questi signori non hanno ancora capito i danni che hanno creato al nostro Paese e ancora di più al Popolo Sardo che per anni e anni è stato fedele ai Savoia e che si sono visti: portare via figli e padri di famiglia durante le guerre(sia la prima che la seconda), cancellare la storia del Regno di Sardegna, portandosi via dagli archivi ogni documento che è alla base della storia della nostra regione...e sentirsi dire da Vittorio Emanuele che i Sardi sono delle pecore e che puzzano, non posso non pensare : RITORNATE DA DOVE SIETE VENUTI E NON METTETECI PIU' PIEDE IN ITALIA!!
Sono pienamente d'accordo con il professore universitario di Cagliari nel voler denunciare i Savoia per i danni da noi subiti. Riporto qui di seguito l'articolo tratto da L'Unione Sarda:
«Regno rubato». E la Sardegna denuncia i Savoia [Regione]
la storia in tribunale
I 260 milioni chiesti da Vittorio Emanuele e Emanuele Filiberto di Savoia come risarcimento per i danni patiti a causa dell'esilio sono una «goccia» rispetto al danno subito dai sardi «che il 17 marzo del 1861 si sono visti cancellare mezzo millennio di storia costruita col sangue e sudore dei propri avi». La decisione di avviare un'azione legale («penale e civile») è stata decisa dal Comitato "Cagliari capitale del Regno di Sardegna". «Il 17 marzo 1861, data celebrata per l'unificazione statuale della penisola italiana, segna il più grande furto - spiega lo storico Francesco Cesrae Casula - subito dai sardi che videro cambiare il nome allo Stato da Regno di Sardegna in Regno d'Italia, con un incommensurabile danno morale e sociale all'Isola dove lo Stato è nato il 19 giugno 1324, per poi federarsi, nel 1720, col Principato di Piemonte, col Ducato di Savoia e con la Contea di Nizza, formando uno Stato che si chiamò Regno di Sardegna con capitale Cagliari».
Insomma uno schifo!