venerdì 25 gennaio 2008

Premio D eci e lode

Premio D eci e lode

Mathias mi ha assegnato questo premio con la motivazione:"Artistico: Ele. Blog semi-tematico quello della mia ragazza Io di arte non capisco nulla, ma ha messo la sua passione al servizio della rete. I suoi interventi sulla pittura attiran molti navigatori da Google. Blog a tema come il suo dovrebbero moltiplicarsi. Molto presente anche sui temi d'attualità."
GRAZIE AMORE!

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"Premio D eci e lode"

Che cos'è?

"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.

Come si assegna?

Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole:

1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;


3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.


Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.

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E' difficile dare un premio...allora vediamo un pò...

Lo assegno a Gianni, perchè il suo blog è sinonimo di simpatia e aumenta le mie visite oltre che commentare i miei post :-D.

Un altro premio va a Raffaele, perchè i suoi post sono sempre ricchi di attualità dalla quale poter intervenire apertamente...e soprattutto mette in luce i problemi che affliggono noi giovani.

Per il momento non ho altri premi da assagnare anche perchè mi ha preceduto Mathias assegnondo anche a Cristina e a Zazen...ciao

giovedì 24 gennaio 2008

Klimt e la Secessione Viennese


Uno dei momenti più qualificanti del modernismo europeo fu la SECESSIONE VIENNESE, fondata nel 1897 da Klimt e da Olbrich.
La secessione fu un fenomeno di rottura polemica verso le strutture artistiche ufficiali, soprattutto le Accademie. Questo fenomeno ebbe molta rilevanza nei paesi tedeschi.
La Vienna di Klimt rappresenta uno dei momenti più importanti e affascinanti nella storia dell'arte e della cultura.
Per questi artisti la secessione è uno strumento per creare un'arte nuova, autenticamente libera.
Klimt, che è uno degli esponenti più importanti di tale secessione, realizza opere dal forte impatto emotivo, ricercate nel disegno, sfavillanti nei colori e ricche di significati simbolici.
Nel 1898 pubblicò il primo numero della rivista "Ver Sacrum"(uscito fino al 1903), in cui Klimt fece numerose illustrazioni.
Nelle opere di Klimt la caratteristica più frequente è il contrasto tra le fasce decorative, astratte, e il forte realismo delle figure.
Nel 1903 si recò due volte a Ravenna, dove conobbe lo sfarzo dei mosaici bizantini: l'oro musivo, eco dei lavori del padre e del fratello in oreficeria, gli suggerì un nuovo modo di trasfigurare la realtà e modulare le parti piatte e plastiche con passaggi tonali, dall'opaco al brillante.
Le tessere del mosaico avvolgono quasi completamente volti e gesti dei personaggi.
Quando lasciò definitivamente la secessione a partire dal 1905, diventa la guida del GRUPPO KLIMT. Questo è un periodo molto ricco per la sua arte, che diventa estremamente ricercata e raffinata, attraverso l'esaltazione espressiva dei colori.
Quando nel 1915 muore la madre i colori della sua tavolozza si fanno più scuri e tendenti al monocromo. Muore nel 1918 in seguito ad un ictus lasciando molte opere incompiute.



Il bacio, 1907-1908, olio su tela, 180X180 cm Vienna, Osterreische Galerie



Le tre età della donna, 1905, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna.

VIENNA..arriviamo!!!!!



Ebbene sì..finalmente abbiamo deciso..ad aprile si andrà a Vienna...non posso che essere contentissima, soprattutto perchè Vienna è ricca, ma molto ricca di arte!!!(mi spiace per te Mathias che mi dovrai accontentare ;-P)...
Immagino già di vedere opere di Klimt,Schiele(che magari 'gusterò' meglio di Nuoro), palazzi imperiali ricchi di affreschi...ah!La mia fantasia già corre spedita e ormai chi la ferma più!!!
Ovviamente mi son già munita d'informazioni interessanti..in primis mi piacerebbe visitare questo: Albertina: www.albertina.at aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (mercoledì chiude alle 21.00), il pubblico può ammirare stampe e disegni celebri, oltre ai capolavori di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Cèzanne, Klimt, Picasso e Rauschenberg.(Che bello e soprattutto che emozione!).
Non può mancare neanche la visita al palazzo imperiale Hofburg...
Insomma stò già impazzendo...
E ricordiamoci che io sarò lì anche a fare il tifo a Mathias, ad Aline, a Daniele, a Nicola e alla sorella di Daniele!!
Però non posso non pensare al liberty, alla musica (Vienna è la città della musica)...e io ci sarò!

domenica 20 gennaio 2008

martedì 15 gennaio 2008

Riciclare attraverso l'arte

Curiosando qua e là tra i vari siti di arte, ho trovato questi due particolari artisti, che con la loro filosofia del “fare arte” sono particolarmente attenti al recupero e al riutilizzo di materiali di scarto attraverso l’utilizzo di tecniche di lavorazione non invasive ed inquinanti per l’ambiente.
Questi due artisti sono Giovanni Erbabianca e la sua compagna Marianna Perrotta.
Sono veramente innovativi..vi mostro alcune foto delle opere:






Che dire...ora come ora..con tutti questi problemi dei rifiuti non sarebbe male riclare in questo modo!

sabato 12 gennaio 2008

GLI EFFETTI DELLA MONDEZZA CAMPANA

In questo periodo si parla tanto delle strade di Napoli e molte altre città campane, invase da tonnellate di mondezza. Si parla ma si fa ben poco..come sempre...
Le cose andavano affrontate da prima, perchè non credo che i politici regionali della campania non sapessero dei traffici illeciti che avenivano nel loro territorio...il problema è che sicuramente ha fatto comodo anche a loro..solo che ora la situazione è degenerata..ed eccoci qua..con la Campania che non sà come smaltire i suoi rifiuti (e non solo, visto che per anni dalle altre regioni scaricavano rifiuti altamente tossici)e che altre regioni si vedono costrette a dare una mano...si costrette, ma non perchè non si voglia aiutare la Campania, ma per il semplice fatto che una volta smaltito questi il problema, sicuramente si ripresenterà...insomma, si devono decidere, i cari politici, a fare un piano dettagliato e portarlo a termine. Com'è possibile che solo lì ci siano questi grossi problemi???Devono decidere di fare la raccolta differenziata, mettere i giusti impianti e così via..devono controllare che i soldi pubblici non vengano utilizzati per altri scopi!Insomma...credo che tutti gli italiani siano stufi di questa situazione e ancora di più i campani..costretti a vivere così e senza tutele..il problema è che è stato dato troppo spazio a chi governa male e che parla ma non agisce..insomma BASTA!
questo è il video delle rappresaglie che ci sono state ieri a Cagliari, NON ACCETTO l'atto di violenza fatto da questi manifestanti, perchè non è così che si risolvono le cose, ma non posso non essere d'accordo nel voler protestare, pacificamente, esponendo le proprie idee in modo adeguato..INSOMMA SORU NON HA INTERPELLATO PRIMA DI TUTTO NOI CITTADINI!E' arrivato il momento di dire anche noi basta...non possiamo essere presi in giro ogni volta...

Pino e gli Anticorpi



Fanno troppo ridere...

domenica 6 gennaio 2008

EINSTURZENDE: STELLA MARIS

Questa è una delle canzoni che ritengo tra le più belle...



STELLA MARIS-traduzione italiana


Sogno d'incontrarti nella profondità, giù
nel punto più profondo della Terra, la Fossa delle Marianne,
il fondo del mare
Fra il Nanga Parbat, il K2 e l'Everest
il tetto del mondo, lì darò una festa per te
Lì dove più nulla mi sbarra la vista
Quando verrai, ti vedrò arrivare già dal ciglio
del mondo
Non c'è nulla d'interessante qui
Soltanto i resti di Atlantide
Ma non c'è traccia di te
Credo che non verrai più

Ci siamo persi di vista nel sogno

Tu sogni me io te
Non aver paura non ti sveglierò
Prima che sia tu stessa a svegliarti

Sul ghiaccio in direzione Polo Nord, sarà lì che ti aspetterò
Aspetterò proprio sull' asse
Dalla Terra del Fuoco fino al Polo nel duro lavoro di sognare
lassù tutto continuerà a girare soltanto attorno a noi
La Stella Polare direttamente sopra me
Questo è il Polo io aspetto qui
Solo non ti vedo arrivare da nessuna parte a perdita d'occhio

Aspetto al Polo sbagliato

Ci siamo persi di vista nel sogno

Tu sogni me io te
Non aver paura non ti sveglierò
Prima che sia tu stessa a svegliarti

perfavore, perfavore non svegliarmi
soltanto finch' io sogno tu esisti

Ci siamo persi di vista nel sogno

Tu sogni me io te
Non aver paura non ti sveglierò
Prima che sia tu stessa a svegliarti

Lascia ch'io dormendo affitti una nave
Itinerario: Eldorado, Punt ov'è la tua terra natìa
Aspetto sulla costa, indago l'orizzonte
finché scorgo infin laggiù la vela tua
Il capitano dev'essere ubriaco
e per lo più è sottocoperta
Nel sogno non mi riesce di governar la nave
Uno scoglio produce una falla
poi la nave s'inabissa nel Mare del Nord
Vado alla deriva su un iceberg

Penso che aspetterò a lungo
Punt non è ancora stata scoperta

Ci siamo persi di vista nel sogno

Tu sogni me io te
Non aver paura non ti sveglierò
Prima che sia tu stessa a svegliarti
Tu sogni me io te
Non aver paura ti troverò
Nel dormiveglia t'afferrerò
e verso di me ti attirerò
Poiché tu sogni me, io te
Io sogno te, tu me
Anche da svegli ci sogniamo l'un l'altra.

LA MIA BEFANA

Ciao a tutti!Anche se ormai la giornata è quasi conclusa...faccio i miei auguri a tutte le befane come me!;-P
Stamattina ho accompagnato Mathias alla manifestazione sportiva di Sassari, Corrincentro. Non credevo che ci fossero così tanti sportivi...mi è sembrata davvero carina..e da quanto mi ha detto Mathias, anche un pò dura..visto che gran parte del percorso era in salita e data anche la pioggia, il terreno era piuttosto scivoloso!Riporto qui alcune immagini:





Questo, invece, è quello che ho trovato nella mia calza della befana..ora non vorrei sembrare maliziosa..ma l'immagine presente nelle caramelle è molto ambigua...non sò..ditemi voi!!

venerdì 4 gennaio 2008

ARTE POVERA:1967\1969

LA CRISI DELL'OGGETTO ARTISTICO:SCONFINAMENTO DELL'OPERA NELL'AMBIENTE
Il modificarsi delle tecniche di elaborazione delle immagini, negli anni '60, incide alla configurazione del prodotto artistico.
Alla Biennale di S.Marino del 1967 e in una rassegna contemporanea di Foligno, segnalano che il mutamento piu' radicale dell'oggetto artistico e' il suo sconfinamento nella tridimensionalita' dello spazio reale.

L'espansione dell'oggetto artistico nello spazio reale prosegue nel 1967 in due direzioni:molti degli oggetti tridimensionali presentano una configurazione minimalista (rihiamo alla natura e alla forma precisa, geometrizzata e rigida che coinvolge artisti romani e torinesi);
PASCALI-come i minimalisti americani espone, nel 1967, 32mq di mare circa e 1mq di terra(strutture modulari regolarisul pavimento o sospesi sulla parete)



PASCALI
L'altra tensione che anima questi lavori, conduce alla presentazione diretta di elementi o di forze che fanno parte della realta' naturale.
Questi lavori devono essere letti attraverso i contemporanei sviluppi artistici americani. Nonostante tutto permane il problema di come debba essere letta la copresenza dei due elementi della forma e del naturale.
BOETTI-La interpreta come una manifestazione di una convergenza arte-vita, dove e' presente un'attrazione tra i due elementi, istituendo un nuovo tipo di dialettica.
Questa dialettica si presenta sottoforma di coordinate temporali divergenti (come le opere di Anselmo, in cui accosta la deperibilita' del vegetale con il granito durevole)


ANSELMO

L'arte povera tende alla "decoltura" spoglia dell-immagine, della sua ambiguita' e tende all'identificazione reale/reale, azione/azione, ecc..
Nell'arte povera convivono i frammenti di natura non manipolata con gli oggetti o frammenti tecnologici. La discontinuita' dei materiali e delle tecniche ribadisce il rifiutodegli artisti poveri di varcare i confini di un agire libero, che non vuole rappresentare ma 'presentare' e che considera gli oggetti realizzati come semplici strumenti di un agire del mondo. Secondo questa poetica, l-artista si impadronisce dell'ambiente della vita reale, realizzando azioni che si sviluppano negli spazi aperti della citta', oppure e' l'esistente ad occupare lo spazio nell'arte.
Il 1968 e' l'anno della contestazione da parte degli artisti della Triennale di Milano e della Biennale di Venezia. L'artista povero non propone programmi rivoluzionariguidati dall'alto, ma comportamenti eversivi fatti propri dall'artista. Dunque l'arte diviene una sorta di condizione sperimentale, in cui si sperimenta la vita.
Anche se l'artista rinuncia ad essere vate, si propone nello stesso tempo come "artista-alchimista", che non rinuncia ad organizzare le cose e l'esistenza.
Il persistere oggettivo nei lavori degli artisti poveri di queste diverse tipologie di progettualita' fanno evolvere la situazione artistica, alla fine degli anni '60, verso nuovi territori, come la land art e l'arte concettuale.


KOUNELLIS


MARIO MERZ