martedì 25 marzo 2008

Pagina 161

Ringrazio Silvio per avermi passato questo meme...
Il gioco consiste nel scegliere il libro più bello che abbiamo letto, andare a pag.161 e scegliere la frase più significativa di quella pagina.
Ammetto che come scelta è piuttosto difficile, anche perchè ho diversi libri 'nel cuore'...pensandoci, alla fine ho deciso di scegliere un autore sardo, che ha narrato le difficoltà e il superamento di una fase della sua vita. Una storia dai toni duri ma molto reale, non solo perchè è stata vissuta dall'autore, ma anche perchè penso che assomigli molto a tante altre storie di sardi suoi contemporanei. La Sardegna, purtroppo non è mai stata considerata un' isola felice (basta pensare che i criminali, ma anche chi doveva essere trasferito, per punizione venivano mandati qui) e credo che i sardi ne abbiano risentito parecchio.
Questo autore è Gavino Ledda e il libro è Padre padrone.
PAGINA 161:
Dei banditi avevo sentito parlare sin da bambino. I pastori, oltre a thiu Juanne, parlavano spesso delle loro grassazioni e delle loro gesta. Li temevano, ma li ammiravano anche. Molti di essi erano eroi, martiri della libertà che la loro gente non aveva mai avuto. Ma divenire banditi per la libertà degli altri in una giungla di serpenti, non è molto facile.[...]Il banditismo puro come ribellione inconsapevole in quegli anni stava cedendo il posto a quello mafioso, degenerato nell'interesse personale e settario. Gli eroi sociali della libertà che desidera un pastore erano già scomparsi. E il banditismo era già estraneo a se stesso e a quelle cause originarie per cui era sorto.

Questo tratto di pagina 161 parla del banditismo, elemento che è scomparso da poco(sono passati solo cent'anni), ma che ha lasciato una profonda ferita a quest'isola.
E' sicuro che in quegli anni la Sardegna aveva molti problemi e per essere superati si formarono diffusi impulsi di ribellione per avere una rivalsa. La vendetta diventava l'unico atto di giustizia, un riscatto collettivo...in una terra ormai dimenticata da tutti... è da qui che è nata la figura del bandito come eroe. In realtà era una terra aspra, dove solo i più ricchi potevano sopravvivere. In seguito questa 'fenomeno' si trasformò in interesse personale (proprio come ne parla Ledda). Per fortuna oggi i tempi sono cambiati, anche se devo dire che è ancora una terra che ha molti problemi...speriamo di riuscire a migliorarla.

Bene...passo il testimone a:

-Mathias..essendo il mio ragazzo mi piacerebbe sapere il libro che gli sta più a cuore (anche se ho una vaga idea :-P)

-Il maratoneta Daniele..perchè ho constatato dai suoi post che è un amante della lettura e son curiosa di sapere qual'è per lui il libro più significativo...

-Lele perchè penso che mi stupirà nello scegliere un libro a lui caro...ogni volta che leggo i suoi post di poesia mi emoziono :-)..quindi penso che sia un ragazzo sensibile...e forse anche i libri che adora hanno questo carattere..

Mimmo Dell'Osso

La prima volta che ho visto i quadri di quest'artista è stato come se avessi avuto un colpo di fulmine. Ero con Mathias in giro per la città quando mi son fermata ad ammirare le opere di una galleria..e lì...come attratta da una oscura forza, i miei occhi si son posati su quei capolavori!...






MIMMO DELL'OSSO.





Nato nel 1975 a Taranto, vincitore della Targa d'oro per la pittura all'ultimo Premio Arte, Domenico Dell'Osso fa una pittura complessa, dove atmosfere surreali si mescolano a iconografie di sapore fumettistico e pop, dove spunti grotteschi e fantasie infantili si fondono in paesaggi alla Saint-Exupèry. Solo contro una natura impervia, un uomo lotta per la sopravvivenza seduto sulla cima di un iceberg, oppure questo stesso uomo cavalca pesci giganti o animali feroci in paesaggi rocciosi invasi da una natura lussureggiante. Se nella serie degli iceberg la fissità dell'immagine è la semplicità dell'impianto - nonchè la scelta della scala cromatica - fanno pensare alla lezione di Magritte, i paesaggi rocciosi, affollati e dinamici, sono molto più vicini a Dalì. Domina, come nei lavori del maestro spagnolo, un inquietudine sottile, vagamente angosciosa, che però nei dipinti di Dell'Osso è costantemente contraddetta da una gioia di vivere che trova espressione nell'amore con cui è dipinta ogni foglia, ogni spruzzo d'acqua, ogni singola venatura della roccia. Con un fondo di ottimismo, l'omino (che l'artista, non senza una certa timidezza, confessa essere il suo alter ego) affronta giorno dopo giorno, tela dopo tela, come in una narrazione a puntate, angosce ancestrali e paure quotidiane.





Per chi volesse conoscerlo meglio la fonte l'ho tratta da questo sito

lunedì 24 marzo 2008

Questa non è arte!!!!!!!!!

GUILLERMO VARGAS HABACUC

Sicuramente alcuni di voi ne avranno sentito parlare...
Nel 2007, uno che si definisce artista, ma è chiaro che NON LO E', prese un cane di strada, lo legò e lo 'espose' in una galleria lasciandolo morire di fame e sete...tutto questo nell'indifferenza dei visitatori.
Il cane ovviamente è morto in pochi giorni. E quando 'qualcuno' si è reso conto di questa crudeltà parlandone, questo finto artista HA SEMPLICEMENTE DETTO: "TANTO ERA UN CANE DI STRADA E PRIMA O POI SAREBBE MORTO".
Dico: "ma perchè non l'hanno preso ed esposto a LUI senza dargli ne cibo ed acqua?...tanto prima o poi anche lui deve morire!!"
E' assurdo che accadano queste cose e credo che debba essere punito per maltrattamento ad animali...
Dopo aver visto che la cosa stava prendendo troppa importanza, questo 'scemo'(scusate ma non posso usare parole ancora più forti ma è sicuro che vorrei utilizzarle)si è semplicemente scusato...TROPPO FACILE!!
GUARDATE VOI LA SUA CRUDELTA'


IO COME ARTISTA NON CONDIVIDO QUESTO GENERE DI COSE E NON LA CONSIDERO ARTE MA VIOLENZA...non e' neanche una denuncia ma è un gesto fatto solo per attrarre su di sè l'attenzione in modo tale da essere considerato dai critici..bè se al giorno d'oggi per essere un artista bisogna fare così..preferisco essere una spiantata, senza soldi ma con la coscienza a posto!

domenica 23 marzo 2008

Giuseppe Arcimboldi, detto l'Arcimboldo





Nato a Milano nel 1527, l'Arcimboldo si forma nella tarda tradizione leonardesca.La giovanile produzione nell'ambito della tranquilla e un pò monotona scuola lombarda di metà Cinquecento, producendo cartoni per le vetrate del Duomo di Como. Fu pittore a Praga e a Vienna alle corti degli imperatori MassimilianoII e poi di RodolfoII. A corte aveva anche altre mansioni, per esempio dipingere le decorazioni per le feste, acquistare opere d'arte per le collezioni imperiali e, addirittura, progettare e realizzare impianti idrici. Per lungo tempo la sua pittura fi giudicata con sufficienza, anche se non mancano tentativi d'imitazione. Arcimboldo fu pienamente riconosciuto con l'avvento del surrealismo, quando i suoi giochi visuali, che i surrealisti sentivano affini ai loro, divennero famosi e apprezzati.Le sue 'teste composte', virtuosistica espressione del manierismo, restano fra le più inconfutabili creazioni del Cinquecento europeo.
Arcimboldo muore a Milano l'11 luglio 1593 per calcoli renali e ritenzione delle urine sènza il sospetto di peste.


Estate, 1573, olio su tela. Museo del Louvre di Parigi

Su richiesta dell'imperatore il pittore dipinse più volte sia la serie delle stagioni che quella degli elementi che divenivano doni di grande pregio per parenti ed alti dignitari. Nella serie dei quattro elementi è evidente una profonda conoscenza naturalistica.



Primavera, Real Academia de San Fernando, Madrid

sabato 22 marzo 2008

Millenium Park di Chicago : arte, architettura innovazione...





Il Millenium Park è nato da un'idea di Richard M.Daley è un importante centro di riferimento della città.La pianificazione è iniziata nel mese di ottobre 1997, la costruzione è iniziata nel mese di ottobre 1998 ed è stato finalmente completato nel luglio 2004. Millennium Park è una parte del più grande Grant Park, il "prato davanti" del centro di Chicago. Millennium Park è spesso considerato il più grande giardino pensile del mondo, essendo stato costruito sulla sommità di una ferrovia cantiere e grandi parcheggi.Il paesaggio attuale di Chicago, con gli eleganti grattacieli dai riflessi bluastri che colorano l'atmosfera dell'intorno e l'auditorium del Millenium Park:una costruzione ibrida in tensione tra scultura ed architettura. L'ingresso è sottolineato da una grande scultura in acciaio inox, sulle superfici della quale si condensa l'immagine della città.Sempre nel Millenium Park si trova la Crown Fountain di Jaume Plensa (2004) che si compone di due torri di vetro alte 15 metri, che si fronteggiano. La loro collocazione delimita una vasca di circa 70 metri invasa dall'acqua. Le torri sono degli schermi sui quali compaionodelle immagini video; volti che cambiano espressione e dalle cui bocche sgorga l'acqua, attrazione per frotte di piccoli e grandi. Quando i volti scompaiono le torri si trasformano in muri di vetro dall'alto dei quali l'acqua cade a cascata.





CRITICHE E POLEMICHE

Il Millenium Park progetto è stato oggetto di alcune critiche sin dal suo inizio. In aggiunta alle preoccupazioni circa i superamento dei costi, gli individui e le organizzazioni hanno lamentato il fatto che il denaro speso per il parco, potrebbe essere donato ad altre cause meritevoli, citando in particolare i problemi di povertà, in corso a Chicago e problemi all'interno delle scuole della città. Tuttavia, altri credono che il potenziale per diventare un nuovo tipo di città metropolitane olimpico potrebbe stimolare gli investimenti in città, contribuendo a finanziare ulteriori problemi sociali ed educativi a lungo termine.Anche se il design e gli elementi architettonici hanno vinto ampia lode, la critica non ha risparmiato alcuni elementi. Altre critiche riguardano i favoritismi politici e corrotti della città.









La mia risposta:Un centro del genere potrebbe esser utilizzato come centro culturale per i giovani dei quartieri più poveri.Si potrebbero fare dei concerti il cui ricavato potrebbe servire per migliorare la situazione dei quartieri degradati.Purtroppo poco conta...a quanto pare questa splendida opera rimarrà li a fare solo da 'figurina' per omettere tutto il disagio di questi quartieri.

venerdì 21 marzo 2008

BASTA CON L'UCCISIONE DELLE FOCHE IN CANADA!




Ho deciso di scrivere questo post perchè l'altro giorno ho letto una mail che me ne parlava. Vedere quelle immagini mi ha lasciato, non solo senza parole, ma con un disgusto difficile da dimenticare.
Ho scoperto tardi che il 15 marzo era la giornata CONTRO L'UCCISIONE DELLE FOCHE e per dare anche io un contributo nel dare il mio dissenso scrivo questo post, riportando questo articolo:

"Anche quest’anno si è aperta la nuova stagione di caccia alle foche, il più grande e crudele massacro di mammiferi marini nel mondo, autorizzato dal Department of Fisheries and Ocean Canadese che negli ultimi quattro anni ha comportato l'uccisione di oltre un milione e trecentomila animali. La "quota" autorizzata per il 2007 è di 270.000 foche, questo nonostante a causa dei cambiamenti climatici il ghiaccio del pack artico sia talmente fragile da non permettere allo foche di sopravvivere. I cuccioli infatti in seguito alla rottura del ghiaccio cadono in acqua e non sapendo ancora nuotare muoiono affogati. Le squadre di esperti che stanno osservando la cacccia nel golfo di San Lorenzo ci hanno riferito di una situazione mai successa prima, nelle zone dove abitualmente si potevano osservare folti gruppi di cucccioli quest'anno sono quasi deserte, il ghiaccio frammentato di piccolissimi pezzi non sufficienti per permettere alle piccole foche di sopravvivere. Gli esperti hanno lanciato l'allarme al Governo canadese, chiedendo la sospensione della caccia, dal momento che stimano che il tasso di mortalità tra caccia e condizioni climatiche per i cuccioli si aggirerà tra l'80 e il 90%. I cuccioli che riusciranno a sopravvivere allo scioglimento dei ghiacci rischiano così di essere barbaramente uccisi dai cacciatori. La caccia comporterà la barbara uccisione dei cuccioli che nascono i primi del mese, vittime preferite dai cacciatori sia per la morbidezza del manto sia per la facilità di cattura. Lo scorso anno, in soli cinque giorni, dal 25 al 30 marzo, i cacciatori del Golfo di San Lorenzo avevano già superato di circa 1000 animali la quota stabilita per le uccisioni dei cuccioli di foca. Circa 5600 foche al giorno (per un totale di 28000 animali) sono state uccise a colpi di fucile, dal momento che le condizioni del ghiaccio non consentivano ai cacciatori, se non in casi eccezionali, di scendere sul pack per uccidere i piccoli con il tradizionale bastone (hakapik); molti cuccioli, ormai morti, sono stati recuperati in acqua, dove avevano tentato invano di rifugiarsi. La morte a cui vanno incontro questi animali è la più violenta e crudele immaginabile: un team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate erano state scuoiate vive, e il 40% viene colpito ripetutamente prima di morire."

Questa fonte l'ho tratta dal sito della LAV, in cui è presente anche il video che sconsiglio a chi è troppo sensibile.

Vi mostro queste immagini per avere un'idea...











IO DICO NO A QUESTO SPORT STUPIDO E CRUDELE!!!

venerdì 14 marzo 2008

L'età della vita

VII

Contro le pietre
A immagine umana
Rideremo ancora

Contro i cuori
Legati e mortali
Viviamo in speranza

Nulla ci riduce
A sogni senza sogni
A sopportare l'ombra

Di un'ora simile
Non c'è sull'ora
Dubbio e sospetto

Per sempre al mondo
Tutto muove e canta
Tutto muta e gode.
Paul Eluard

giovedì 13 marzo 2008

FRIDA KAHLO




Avevo detto che ne avrei parlato..ed ecoomi qui...LA GRANDE FRIDA KAHLO!

Nata nel 1907 in un sobborgo di Città del Messico. I suoi esordi sono legati all'arte popolare degli ex voto messicani e segnati dall'incontro con Diego Rivera nel 1922.
La vita di quest'artista è caratterizzata fin dall'inizio da enormi sofferenze: all'età di sei anni fu affetta da spina bifida, che fu scambiata per poliomelite. Nel 1925 ebbe un grave incidente in autobus che gli provoca delle gravi lesioni permanenti. Nonostante tutto Frida non abbandona la sua arte, anzi si dedica ad essa con tenacia. Nel 1929 Frida e Diego Rivera si sposano. Nel 1930,per la osizione scorretta del bacino è costretta ad abortire. Nel 1938 Breton, entusiasto delle sue opere, organizza una personale a New York, che si rivela un successo enorme. Nel 1939 divorzia dal marito e nel '40 si risposano. Nel 1950 subisce sette interventi alla colonna vertebrale. Nel 1953 gli viene amputata la gamba destra e nel 1954 si ammala di poliomelite, in questo stesso anno la sua vita cessa.






E' facile capire come le sofferenze da lei vissute abbiano influenzato il suo modo di dipingere. Nei suoi lavori raffigurò spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il maggiore dei quali fu il grave incidente di cui rimase vittima nel 1925 mentre viaggiava su un torpedone. I postumi di quell'incidente (un palo le perforò il bacino e a causa delle ferite sarà sottoposta nel corso degli anni a trentadue interventi chirurgici) condizioneranno la sua salute (ma non la sua tensione morale) per tutta la vita.

Sotto questo aspetto, forte (ma non privo talvolta di un certo humour) risulta nei suoi quadri l'impatto di elementi fantastici accostati ad oggetti in apparenza incongruenti.